Un omaggio, ma anche un
ringraziamento: sono grato alla Maremma per avermi
mostrato che, non lontano dalle nostre affollate
metropoli, un'altra Italia è possibile. Valgono anche
per me le parole di Corrado Alvaro: «ero distante appena
centocinquanta chilometri da Roma, e mi trovavo in un
mondo estremamente lontano».
Frutto di un lavoro iniziato nel 2015, il libro nasce
dall'incontro di due passioni: quella per la Maremma e
quella per la lettura. Il volume raccoglie testimonianze
differenti, prendendo in considerazione argomenti anche
molto distanti l'uno dall'altro e tentando di
tratteggiare un quadro d'insieme. Un
libro-ponte,
insomma, nel quale confluiscono competenze e sensibilità
diverse.
L"intento iniziale era di creare una sorta di «manuale»,
destinato a far avvicinare al territorio maremmano chi
ancora non lo conosce a fondo. Strada facendo, però, il
manuale è diventato un vero e proprio libro,
apprezzabile – spero – anche da chi la Maremma la
frequenta da tempo. Nel volume ho inserito numerose
illustrazioni e fotografie, da me realizzate. Da ex
grafico, non sono riuscito a rassegnarmi all'idea di
scrivere soltanto i testi...
Pur non trattandosi di un testo scientifico, ho valutato
attentamente la serietà delle fonti, confrontandole tra
loro e citandole scrupolosamente quando le ho
utilizzate. Ho cercato di mantenere alto il livello
qualitativo, tentando di coniugare il tono divulgativo e
«giornalistico» con il rigore della «ricerca».
Il libro (con qualche sconfinamento) riguarda la parte
meridionale della Maremma grossetana e naturalmente non
ha alcuna pretesa di essere esaustivo. Come scrive Alfio
Cavoli – il cui nome comparirà spesso nell'ambito di
questo lavoro – «un libro è tale quando rispetta le sue
regole e le sue misure; per trattazioni più ampie,
esistono le enciclopedie».2
Il volume è diviso in quattro sezioni, strettamente
collegate tra loro. Alcuni argomenti trattati nella
prima parte (
Cenni storico-geografici) vengono
approfonditi nella seconda, intitolata appunto
Approfondimenti.
La terza sezione prende in esame
I luoghi,
mentre la quarta (
Arti e mestieri) tenta di
esplorare gli aspetti che identificano la Maremma dal
punto di vista artistico culturale.
Il «racconto» segue un itinerario geografico che procede
da sud verso nord, con frequenti riferimenti alla storia
e alla cultura del territorio. L'altro filo conduttore è
l'ambiente. Non potrebbe essere altrimenti, dato che la
Maremma, ricca di aree protette, è una terra unica dal
punto di vista naturalistico.
Anche se – come detto – si tratta di un omaggio alla
Maremma, il libro non è esclusivamente elogiativo. Un
testo privo di riflessioni critiche non sarebbe stato,
credo, attendibile. Spero però che, sfogliando le pagine
che seguono, si riesca ad entrare in sintonia con la
bellezza, la complessità e la ricchezza del territorio
maremmano.
Ho raccolto degli spunti, seguendo un percorso ad alto
tasso di arbitrarietà che ha volutamente aggirato o
soltanto sfiorato temi (le miniere, la Resistenza),
luoghi (Grosseto,. Massa Marittima, Castiglione,
Pitigliano, Saturnia, Scansano. Manciano, l'Amiata) e
personaggi (David Lazzaretti, ad esempio) che, se
affrontati in maniera adeguata, avrebbero richiesto
almeno altri tre o quattro volumi.
L'itinerario parte da lontano e arriva fino ad oggi,
comprendendo tutte le soste e le deviazioni necessarie
per approfondire gli argomenti più interessanti.
Un viaggio storico-geografico (e culturale) nella
Maremma grossetana che ha prodotto un libro dalle molte
anime, nato con l'obiettivo di condividere le
suggestioni di un percorso appassionante, nella speranza
di suscitare l’interesse del lettore.
Mi auguro di essere riuscito nell'intento. Se state
scorrendo queste righe vuol dire che quantomeno, siete
incuriositi dall'argomento. Grazie, dunque,
dell’attenzione.
Buona lettura.
1. C. Alvaro, «I pescatori dell'Argentario», in
Itinerario
italiano, Bompiani, Milano 2014, p. 114.
2. A. Cavoli,
Maremma d'altri tempi Effigi,
Arcidosso, 2008, p.3.
*Dario
Castriota, «Itinerario maremmano»,
Effigi, Arcidosso (GR), 2018