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Tra Aurelia e Maremma
A cura di: Carla Guidi
Organizzazione: Roberta Sole e Francesco Giulio Farachi
Luogo e periodo: MUEF ArtGallery Via Angelo Poliziano 78/B – 00184 Roma
25 marzo 1 aprile 2023
Orari di apertura 17:30 – 20:00 lunedì chiuso
Altri orari su prenotazione


Ingresso gratuito
Per informazioni: muefartgallery@gmail.com

+39 348 7508992

Antonio Croce Personale


L'incontro con Alfio Cavoli
tratto dall'articolo di Carla Guidi apparso su Dailygreen
Viaggi d'arte tra Aurelia e Maremma

[...] Per parlare della principale ispirazione della sua pittura invece, bisogna fare un passo indietro, quando a partire dal 1973 il giovane artista si reca da Roma al Provveditorato degli Studi di Grosseto, per fare domanda di supplenza. Casualmente conosce un signore all’interno degli uffici, credendolo un impiegato, con il quale intrattiene una breve ma intensa conversazione che verte sulla comune passione per i paesaggi della Maremma. Il giovane artista concorda sulla constatazione che qui nei dintorni, ancora in alcuni luoghi, “il tempo sembra essersi fermato”. L’occasionale conoscente lo incoraggia a visitarli prima che l’assalto della cementificazione li faccia definitivamente scomparire, infatti entrambi concordano sul fatto che, per lunghi secoli la Maremma è stata territorio di intatta e selvaggia bellezza, divenuta però infine territorio preso d’assalto dalla speculazione edilizia che, come altrove e nei luoghi più belli dell’Italia, ha causato uno squilibrio ecologico e sociale allarmante.[...]
La vita ha i suoi tempi e le sue strade [...], scegliendo di percorrere quotidianamente (per il suo nuovo mandato di insegnamento) il tratto di Aurelia tra Roma e Civitavecchia, appunta in piccole tele il volgere delle stagioni, il cambiamento dei colori, le luminosità del mare.[...] Quelli sono anche gli anni nei quali casualmente l’artista trova ed acquista in una bancarella a Viterbo, un libro dal titolo Maremma Amara. Visionando la foto dell’autore in quarta di copertina, vi riconosce infine la persona con la quale tanti anni prima si era intrattenuto a parlare nei corridoi dell’ufficio scolastico grossetano. È lo scrittore Alfio Cavoli, insegnante, storico e giornalista conosciuto a livello internazionale Di quell’incontro rimane in Antonio la condivisione dello struggente attaccamento ad un territorio che sopravvive, nonostante le scellerate aggressioni, riuscendo ancora a lanciare gli ultimi bagliori di una vita in armonia con la natura, il cuore e l’anima. Queste scritture e molte altre opere che l’artista ha cercato e letto, rimangono tutt’ora per lui fonte di ispirazione, anche se non ha mai tentato un ulteriore contatto con il giornalista e scrittore che purtroppo il tempo ci ha portato via. Nell’occasione di questa mostra però ha pensato di onorarlo presentando, durante il finissage, uno dei suoi ultimi libri – Addio Maremma bella. Fasti e nefasti dal mare alla montagna – (Stampa Alternativa 2003).

Antonio Croce Nato a Roma, inizia a dipingere negli anni in cui frequenta il Liceo Artistico nella sua città (1968/1972).
Con il gruppo 4E interviene con azioni happening alla galleria Alzaia di Roma (1972) al Teatro della Natività di Roma (1973), infine alla mostra Contemporanea presso il Galoppatoio di Villa Borghese (1974) partecipando anche all'happening dello scultore Christos nell’impacchettamento delle Mura Aureliane.
Il gruppo 4E partecipa quindi al Didattica come arte e arte come didattica ed agli Incontri internazionali d’Arte di Palazzo Taverna, presentati da Giulio Carlo Argan e Bonito Oliva, Luigia Camaioni, Giuseppe Gatt, Gianni Statera.
Croce si iscrive, più tardi, alla Accademia di Belle Arti seguendo il corso di pittura di F. Gentilini e, con passione, il corso di incisione tenuto da Arnoldo Ciarrocchi e dall'assistente Fiorella Diamantini. Dal 1976 espone in collettive e personali. Nel 2017 è la volta della collettiva nell’area museale delle Clarisse di Grosseto.
Una serie di sue incisioni è stata inserita nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova. Sue opere sono presso collezionisti privati a Roma, Grosseto, Firenze, Fidenza, Brescia, Milano e negli USA.
Hanno scritto di lui (in ordine cronologico): Benito Scavo – Italia nuova –, Adriano Enea Bellardini – L’Umanità –, David Grazioso, Nicolina Bianchi, Antonio De Marco, Bruno Giordano, Daniela Marcuccilli Mennuni, Giulio Sforza, Carla Guidi.

Tre delle opere di Antonio Croce, ingrandimento