|  Conferenza sulla mostra "Documenti delle lotte contadine
                      nel Mancianese (1904-1908)" 21 ottobre 1977.  
 
 
 Le strade bianche di Stampa Alternativa,
 I Nuovi Bianciardini
 Pitigliano (GR), 2022
 
 
 pag. 17-18 
  LEGGI UNA PAGINA O VUOI
                            LEGGERLE TUTTE? 
 [...]  a se il Sirigatti, vista l'impossibilità di vincere il
                      braccio di ferro con i campagnoli mancianesi, finisce col
                      cedere alle loro richieste, lo fa con enorme sdegno,
                      tant'è vero che, per punirli del loro ardire, rifiuta il
                      proprio consenso a lavorare la terra con i buoi. 
 PregoLa dire ai campagnoli – scrive cinicamente al
                      Sindaco in data 21 febbraio 1904 – che
                        l'Amministrazione di Marsiliana tiene a disposizione il
                        terreno a terratico e che cede ben volentieri, ma solo a
                        quelli che lavorano con la zappa e non a quelli che
                        lavorano con il bestiame, il quale viene anche impedito
                        e proibito di introdurvi. Prememi anche dire ai
                        campagnoli che l'amministrazione, se credono l'essere al
                        tardi, non vi ha che vedere ... Infine Le dico –
                      torna a ripetere con acredine – che pubblichi pure
                        apertamente che l’amministrazione cede ben volentieri i
                        terratici con la zappa e non con il bestiame.
 
 Ed infatti, senza perdersi di coraggio, senza ribellarsi
                      al nuovo sopruso, né al tentativo di costringerli alla
                      rinuncia, senza soprattutto lasciar passare del tempo
                      prezioso, giacché l’epoca della semina è già
                      abbondantemente trascorsa, i braccianti mancianesi
                      accettano con eloquente e dignitoso silenzio la punizione
                      del Sirigatti. Prendono possesso del terreno, lo dissodano
                      con la zappa, provvedono a spargervi il frumento, la
                      saccaiola pendente sul petto come nelle classiche immagini
                      dell’antico seminatore. Il raccolto non sarà dei migliori;
                      ma poco importa. Ben altri sono i risultati che –
                      inseguiti da tempo – hanno finalmente coronato la loro
                      difficile lotta. Ora bisogna fare ancora di più, bisogna
                      andare più oltre.
 E sta anche in questo – mi pare – anzi in questo
                      soprattutto, l’importanza della loro azione: nel non
                      essersi ritenuti soddisfatti del traguardo raggiunto,
                      nell’aver voluto mettere le basi per il conseguimento di
                      più ambiziose finalità sociali che si traducessero a
                      beneficio dell'intera collettività proletaria. Ecco la
                      coscienza di classe, lo spirito di solidarietà, il
                      sentimento di altruismo che anima questa povera gente
                      ormai conquistata dall'idea socialista e pronta a
                      difenderla con ogni determinazione, tant'è vero che a
                      Manciano esiste già una sezione del Partito Socialista
                      Italiano forte di numerosi aderenti. Andare avanti è
                      dunque l'imperativo categorico. Ma bisogna farlo assieme;
                      è necessario trasformare in una forza sola la forza di
                      tutti. Nasce cosi la Lega di Miglioramento fra Campagnoli
                      che, dopo un breve periodo in cui a dirigerla è Luciano
                      Pietretti, passa sotto la presidenza del socialista
                      Rinaldo Seri, una limpida figura di cittadino da tutti
                      ricordata anche per altre benemerenze. [...]
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