info@alfiocavoli.it
I libri
Il Cristo della povera gente
La Kristo de povruloj






Vita di David Lazzaretti da Arcidosso (1834-1878)
Con 20 lettere inedite

Introduzione di Ernesto Balducci

In copertina disegno di Flavio Costantini, «David Lazzaretti»

Nuova Immagine Editrice,
Siena (1989)

pag. 109






[...]

hi si accinge a misurarsi criticamente con il fenomeno del lazzarettismo ha davanti a sé un nodo impossibile da sciogliere: quello relativo all'effettiva essenza di David. C'è chi crede di districarlo facendosi prodigo di elogi nei confronti della sua persona. E c'è, al contrario, chi su questa riversa le proprie convinzioni negative per demolirla umanamente e spiritualmente con il facile pretesto della follia. Né l'uno, né l'altro, con tutta probabilità, percorrono la retta strada della ragione. E lo dimostra il fatto che la disputa — aperta quando il Lazzaretti era in vita, tenuta accesa fino ai giorni nostri e tuttora più ardente che mai — non accenna minimamente a comporsi. Egli, per la classe sociale e per l'ambiente a cui appartiene, compie azioni straordinarie, si proclama discendente da nobile stirpe, si arroga il diritto di manifestarsi come la reincarnazione di Cristo sulla terra, fonda una nuova religione in contrasto con quella cattolica. Eppure, gli alienisti di Rieti Arturo Benghini e Alessandro Silvaggi, concludono la loro perizia psichiatrica escludendo nel modo più assoluto che si tratti di un pazzo. Eppure, Don Giovanni Bosco, il priore Saisson della Gran Certosa di Grenoble e il priore Fulconis della Certosa di Trisulti depongono a suo favore nel processo d'appello di Perugia. Eppure, uomini importanti come Giovanni Salvi di Scansano o come Pasquale Stanislao Mancini si prodigano nella sua difesa per sottrarlo ai rigori della legge che gli muove gravissime accuse.
Ma chi è, allora, David?

[...]

[...]

iu sin pretigas prezenti kritike la fenomenon de la lazaretismo troviĝas fronte al nodo kiun ne eblas malligi: tiu koncerne la efektivan esenconn de David Lazzaretti. Estas kiu opinias malplekti ĝin prodigante al li laŭdojn supermezure. Male, estas kiu verŝas sur lin siajn negativajn konvinkojn por detrui lin home kaj spirite per la facila peteksto de la frenezo. Nek unu nek la alia, tute probable, laŭiras la rektan vojon de la racio. Kaj pruvas tion la fakto ke la disputo – ekbrulanta kiam Lazzaretti estis ankoraŭ viva, kaj arda ĝis nuntempe – tute ne montras estingiĝi. Li, por la socia klaso kaj la medio al kiu li apartenas, plenumas eksterordinarajn agojn, sin proklamas posteulon el nobela gento, reenkarniĝon de Kristo sur la Tero, kaj li fondas novan religion kontraste kun tiu katolika. Tamen, alienistoj de urbo Rieti, Arturo Benghini kaj Alessandro Silvaggi kompletigas sian psikoekzamenon ekskludante absolute ke Lazzaretti estas freneza. Tamen, Pastro Giovanni Bosco, prioro Saisson de la Granda Kartuzio de Grenoble, kaj prioro Fulconis de la Kartuzio de Trisulti depozicias favore al li dum la apelacia proceso en Perugia. amen, Tamen, eminentuloj Giovanni Salvi de Scansano kaj Pasquale Stanislao Mancini tre multe klopodis por defendi lin kontraŭ la rigoreco de la leĝo kiu akuzas lin tre severe.
Kia estas, do, David?

[...]



Traduko en Esperanton: Pier Vittorio Orlandini